Kronos, il conquistatore dell’universo è un film di fantascienza americano del 1957. Realizzato in modo indipendente dalla Regal Films, e distribuito dalla 20th Century Fox. All’uscita il film fu elogiato per la sua trama superiore alla media e per sottolineato il problema del consumo eccessivo delle risorse naturali e artificiali
Trama del Film
Un oggetto volante, in un primo tempo scambiato per un asteroide, arriva sulla terra. Ma seguendo la sua traiettoria si accorgono che è guidato sicuramente da una forma di vita intelligente. Ordina di abbatterlo lanciano contro di lui tre missili nucleari, ma l’oggetto non viene distrutto e si inabissa al largo della costa messicana. Il giorno dopo sulla spiaggia trovano un robot altissimo dall’aspetto di un monolite, che ha lo scopo di assorbire e immagazzinare dal pianeta Terra quanta più energia possibile.
Kronos il conquistatore dell’universo
Titolo originale: Kronos
Lingua Originale: Inglese
Produzione: USA
Anno: 1957
Durata: 78 minuti
Pellicola: B/N
Genere: Fantascienza
Casa di produzione: Regal Films
Distribuzione: 20th Century-Fox
Il Cast de Kronos il conquistatore dell’universo
Interpreti: Jeff Morrow (Leslie Gaskell), Barbara Lawrence (Vera Hunter), George O’Hanlon (Arnold Culver), John Emery (H,ubbell Eliot), Morris Ankrum (Albert Stern), Kenneth Alton (l’autista), Jose Gonzales-Gonzales (Man,uel Ramirez), John Halloran (Guardia di sicurezza del Lab Central), John Parrish (generale Perry), Marjorie Stapp (L’infermiera), Robert Shayne (Generale Air Force), Rosa Turich (Senora Ramirez), Don Eitner (ufficiale stazione meteorologica), Ron Kennedy (USAF Sergente Torre di Controllo), Gordon Mills (Sergente), Richard Harrison (Pilota).
Regia: Kurt Neumann
Produttore: Irving Block, Louis DeWitt, Kurt Neumann, Jack Rabin
Soggetto: Irving Block
Sceneggiatura: Lawrence Louis Goldman
Fotografia: Karl Struss
Montaggio: Jodie Copelan
Scenografia: Theobold Holsopple
Effetti Speciali: Jack Rabin, Irving Block, Louis De Witt, William Reinhold, Gene Warren, Menrad von Mulldorfer
Musiche: Paul Sawtell, Bert Shefter